Nell’immaginario collettivo, il Natale è associato a due concetti: il primo, che abbiamo approfondito negli articoli precedenti, riguarda la felicità. E certo, per molti è così: le festività coincidono con momenti positivi di incontro con vecchi amici, luoghi d’infanzia e famigliari amati. Come abbiamo visto, non per tutti però le cose stanno in questo modo.
Il ritorno a casa può essere motivo di depressione o ansie importanti per motivazioni psicologiche già spiegate in precedenza. Oggi mi vorrei concentrare sul secondo concetto associato al Natale: l’abbondanza alimentare.
Anche in questo caso, se per alcuni non si tratta di una problematica, per chi vive il rapporto col cibo con modalità disfunzionali, le abbuffate natalizie potrebbero essere fonte o espressione di disagio psicologico.
La pressione di partecipare alle celebrazioni, spesso incentrate attorno al cibo, può intensificare sentimenti di ansia e perdita di controllo, aggravando condizioni come anoressia, bulimia e disturbo da alimentazione incontrollata.
Essendo io specializzata nel trattamento dei disturbi alimentari a Padova e dintorni, con l’articolo di oggi miro a fornire un’analisi approfondita di come i disturbi alimentari possano manifestarsi e intensificarsi durante le festività, offrendo al contempo consigli pratici e strategie per gestire queste sfide, aiutandoti a vivere le festività in modo più sereno.
Abbuffate natalizie e disturbi alimentari
Il disturbo da alimentazione incontrollata, noto anche come Binge Eating Disorder (BED), è caratterizzato da episodi di ingestione eccessiva di cibo accompagnati da una sensazione di perdita di controllo e da sentimenti di vergogna o colpa. Durante le festività, le persone affette da questo disturbo possono sperimentare sfide particolari, poiché queste occasioni sono frequentemente associate a cibo abbondante e a pressioni sociali legate al mangiare.
Così come gli altri disturbi del comportamento alimentare, anche il Binge Eating ha dei sintomi ben specifici osservabili. Prima di proseguire, voglio ricordarti che svolgere attività autodiagnostica con l’ausilio di informazioni trovate online è caldamente sconsigliato.
Pertanto, le seguenti informazioni non sostituiscono in alcun modo il parere di un professionista della salute mentale.
I sintomi del Binge Eating
Gli episodi di abbuffate compulsive sono associati ad alcune caratteristiche, come per esempio:
- Mangiare più rapidamente del normale;
- Mangiare fino ad avere una sensazione dolorosa di pienezza;
- Avere difficoltà nel definire inizio e fine dell’episodio di abbuffata;
- Provare disgusto verso di sé, umore depressivo, intensa colpa dopo aver mangiato troppo;
- Mangiare grandi quantità di cibo pur non sentendo la fame;
I sintomi devono avere una durata specifica, che supera un certo numero di settimane. Al contrario di quanto sia possibile pensare, molto spesso a soffrire di Binge Eating sono persone con una massa corporea nella norma (quindi non considerate sovrappeso o obese). Per saperne di più, ti consiglio di leggere l’articolo dedicato che trovi qui.
Pensi di aver sperimentato sintomi simili? Io, come psicoterapeuta ad orientamento cognitivo-comportamentale posso aiutarti. Scopriamo insieme come!
Come curare il Binge Eating con la psicoterapia cognitivo-comportamentale
Se, cadendo, una persona si ferisse ad un polso, procurandosi una frattura, cercherebbe l’aiuto medico di professionisti. Con il disagio psicologico, tuttavia, tendiamo spesso a comportarci in modo differente. Cerchiamo supporto in famigliari, amici e conoscenti nella speranza che il solo dialogo e la condivisione di esperienze possa alleviare le nostre difficoltà.
Per modificare pensieri e comportamento, nei casi di alimentazione incontrollata, è però necessario rivolgersi al professionista più adeguato. Un esperto del comportamento umano, in grado di fornire soluzioni scientificamente validati.
Io sono solita supportare i miei pazienti mediante l’insegnamento di strategie efficaci di gestione e la terapia. Un percorso che sarebbe più che consigliato sotto le feste, in quanto stress e pressioni sociali possono scatenare episodi di alimentazione incontrollata.
Imparerai a gestire le tue emozioni senza dover ricorre al cibo, e quindi a prevenire la possibilità di abbuffarti. Se stai vivendo difficoltà simili, sappi che non sei sola. Questi problemi sono molto comuni e possono causare un grande disagio emotivo e relazionale. Se senti di soffocare le tue emozioni nel cibo, sono qui per aiutarti.
Nel mio studio a Padova ti offrirò un ambiente accogliente e riservato dove potrai esplorare le tue preoccupazioni, i tuoi pensieri e le tue emozioni. Insieme, lavoreremo per identificare le cause del tuo problema svilupperemo strategie efficaci per gestirlo e superarlo. Prenota con me la tua prima seduta, compi il primo passo per stare meglio.